Il videogioco dalla nascita ad oggi.
Per oltre mezzo secolo i videogiochi si sono evoluti, il presunto anno di inizio fu il 1947:
E difficile stabilire con certezza quale sia stato il primo videogame della storia, si narra che nel 1947 fu progettato il primo videogioco da Thomas T. Goldsmith Jr. eEstle Ray Mann su di un tubo catodico (CRT).
Il gioco si ispirava alla seconda guerra mondiale, era il lancio di un missile verso un bersaglio.
All’epoca non esisteva un hardware capace di disegnare una grafica a video così i progettisti decisero di applicare delle etichette stampate su pellicola trasparente nei punti in cui si trovavano i bersagli da colpire; un espediente simile che sarebbe stato utilizzato anche con il MagnavoxOdyssey per simulare i colori negli schermi in bianco e nero.
1951: Nimrod
Schema del Nimrod
In occasione dell’edizione del 1951 del Festival of Britain la Ferranti realizzò un computer denominato Nimrod, appositamente costruito per essere in grado di giocare al gioco del nim (gioco matematico in sistema binario per due giocatori); in seguito venne esibito anche a Berlino. Il sistema, ideato da John Bennet e Raymond Stuart-Williams, venne presentato il 5 maggio 1951 e smantellato una volta terminato l’evento fieristico.
1952: OXO
Nel 1952 all’Università di CambridgeA.S. Douglas sviluppò OXO, una versione grafica del gioco del tris, per dimostrare una sua tesi sull’interazione uomo-macchina. OXO è stato giocato su di un computer EDSAC, chiamato “Bertie the Brain”, che utilizzava un tubo catodico come schermo. È ancora possibile giocare a OXO tramite un emulatore per sistema EDSAC.
1958 Tennis for Two
Altri storici invece attribuiscono la creazione del primo videogioco al fisico WilliamHiginbotham, che nel 1958, notando uno scarso interesse da parte dei suoi studentiintervenuti ad un convegno di fisica, cercò di avvicinarli alla sua materia adottando un sistema che, tramite l’utilizzo intelligente dell’oscilloscopio, li facesse partecipare in maniera interattiva alle lezioni, simulando le leggi fisiche presenti in una partita di tennis. Nacque così Tennis for two che permetteva a due giocatori di sfidarsi in una sorta di partita a tennis. Lo scopo del gioco era quello di riuscire a far rimbalzare il puntino creato dall’oscilloscopio, cercando di non toccare la rete posta al centro dello schermo. L’idea riscosse un forte interesse da parte dei suoi studenti, ma Higinbotham non pensò minimamente ad un possibile sviluppo commerciale del suo gioco.
1962: il primo videogioco largamente distribuito
l’informatico statunitense Steve Russell entrò di diritto nella storia dei videogiochi perché ́e riuscì a far muovere sullo schermo di un computer PDP-1(Programmed Data Processor-1) dei puntini luminosi: nacque così Spacewar!, considerato il secondo videogioco della storia. L’idea di Russell eradi creare un programma per computer capace di spiegare alla gente comune le leggi fisiche che influenzano il moto dei corpi nel cosmo. In Spacewar! comparivano due navicelle spaziali, comandate da due giocatori, che simulavano una battaglia nello spazio, lo scopo del gioco era distruggere la nave avversaria con un missile, stando bene attenti a non essere risucchiati dal buco nero posto al centro del display.
1969: La nascita di UNIX
Ken Thompson, uno degli inventori di UNIX assieme a Dennis Ritchie, ha dichiarato che uno dei motivi che lo spinsero alla realizzazione del sistema operativo, oltre che per il lavoro precedentemente svolto per AT&T, fu proprio un videogioco intitolato Space Travel, datato 1969. Inizialmente scritto utilizzando Multics, Thompson portò il sorgente in linguaggio Fortran per il sistema operativo GECOS, ma questa versione non lo soddisfaceva a causa della scarsa fruibilità dei controlli e per il costo dell’utilizzo del sistema centrale. Così convertì il gioco per farlo girare su un PDP-7, parte del codice fu scritto in assembly e servì da base per la programmazione di UNIX.
1971: il primo videogioco arcade
Nolan Bushnell, ingegnere elettrico laureatosi all’Università dello Utah, si interesso ai videogames dopo aver giocato a Spacewar!su un PDP-1. Appena laureato decide di creare un clone di Spacewar! con lo scopo di renderlo accessibile a tutti coloro che non potevano permettersi un computer, creando un prototipo per televisori introducendolo in un guscio di vetroresina dove vennero posizionati i comandi di gioco appena sotto lo schermo. Nacque così il primo coin operated videogame chiamato Computer Space.
Considerato il primo videogioco arcade non meccanico prodotto su larga scala, ne furono prodotti circa 1.500 esemplari; il gioco non fu però un grande successo a causa dell’elevata difficoltà.
1972: la nascita della Atari
Bushnell, dopo l’esperimento non particolarmente riuscito di Computer Space, decise comunque di insistere con i videogiochi, ma producendoli in proprio: nacque così la Atari. Il primo videogioco arcade della Atari fu il primo grande successo dell’industria: PONG, pubblicato il 29 novembre dello stesso anno. Il gioco riproduceva grossomodo le meccaniche del pingpong: la pallina veniva servita dal centro del campo del primo giocatore verso il campo del secondo giocatore che doveva muovere la racchetta per controbattere la mossa dell’avversario. Atari vendette 19.000 cabinati di Pong e presto molti imitatori seguirono l’esempio. L’età dell’oro dei videogiochi arcade era iniziata.
1976: la prima controversia pubblica sui videogiochi
Il mondo dei videogiochi colpì l’opinione pubblica e iniziò a far parlare di sé nel 1976 con il gioco della Exidy, gioco che accese il primo infiammato dibattito sulla violenza gratuita nei videogiochi, per via del fatto che lo scopo del gioco era quello di investire con l’auto dei gremlins del tutto somiglianti a dei pedoni. Questo episodio instillò nell’opinione pubblica la diffidenza per i videogiochi, diffidenza che non ha mai cessato di esistere e che, purtroppo e tuttora, accende numerosi dibattiti. Da notare in questo caso la stretta quanto divertente analogia con Carmageddon e sulla modalità con la quale alcuni Paesi hanno introdotto questo gioco.
La seconda generazione di console
Nel 1977 Atari presentò l’Atari 2600, la prima a popolarizzare il sistema di videogiochi su cartuccia già visto sulla Fairchild Channel F, presentata l’anno prima, ma rivelatosi meno popolare.
1978: l’età dell’oro
L’industria dei videogiochi entrò nella sua età dell’oro nel 1978 con la pubblicazione da parte di Taito di Space Invaders, il quale ebbe un tale strepitoso successo che ispirò dozzine di produttori a entrare nel mercato e iniziare a produrre videogiochi. L’età dell’oro fu segnata prevalentemente dalla nascita delle sale giochi e dai nuovi videogiochi arcade a colori e proseguì fino alla metà degli anni ottanta.
Sempre nel 1978 Atari pubblicò Asteroids, che diventò presto il suo gioco con più vendite, di fatto rimpiazzando il precedente detentore del primato di vendite Lunar Lander. I primi videogiochi a colori divennero popolari nel 1979 e nel 1980 (ad esempio Pac-Man).
Altri classici degli ultimi anni settanta degni di nota sono: Breakout, Galaxian e Night Driver.
Gli anni ottanta
Alla fine degli anni ’70 cominciano a diffondersi gli home computer, modelli di personal computer a prezzi contenuti e utilizzabili da utenze domestiche poco esperte, pertanto adatti anche a un uso del tutto o in parte a fini di intrattenimento.
Uno dei più famosi Home Computer fu il Commodore 64.
I più famosi home computer degli anni 80
Sinclair ZX80 (1980): primo computer della Sinclair, venduto anche in kit da assemblare, con lo slogan “il primo personal computer al di sotto dei 200$”. Ha venduto oltre 5.000 unità contribuendo ad un inaspettato inserimento dei personal computer nelle case Inglesi, e non solo, dell’epoca
Commodore VIC-20 (1980): primo computer al mondo ad essere stato venduto in oltre un milione di unità
BBC Micro (1981): principale computer a scopo educativo nel Regno Unito per un decennio (BASIC avanzato)
Sinclair ZX Spectrum (aprile 1982): il più venduto home computer britannico. Con lui è nata l’industria del software nel Regno Unito
Commodore 64 (settembre 1982): il più venduto modello di computer di tutti i tempi, più di 17 milioni di unità
Apple Macintosh (1984): primo home/personal computer basato su una interfaccia grafica a 16/32-bit
Atari ST (1985): primo home computer con interfaccia MIDI integrata, anche con ½MB RAM, a meno di 1000 dollari
Commodore Amiga (giugno 1985): primo home/personal computer basato su un’interfaccia grafica a colori che impiega il preemptive multitasking per la gestione dei processi e l’implementazione di “Plug&Play” per ciò che concerne la gestione delle periferiche
Le più famose console degli anni 80
Intellivision (1980)
Atari 5200 (1982)
Colecovision (1982)
MB Vectrex (1982)
Nintendo Entertainment System (1985) / Famicom (1983, Giappone)
Sega Master System (1986) / SG-1000 Mark III (1985, Giappone)
Atari 7800 (1986)
Atari XEGS (1987)
PC Engine (1987, Giappone)
TurboGrafx 16 (1989)
TurboGrafx-CD
TurboDuo
TurboExpress
SuperGrafx
Sega Mega Drive (1988) / Sega Genesis (1989, USA)
Game Boy (1989)
Atari Lynx (1989)
1983: la crisi in Nord America dei videogiochi
Nel 1983 un improvviso crollo di vendite porta l’industria videoludica statunitense al collasso. Nel 1983 venne introdotto in Giappone il Nintendo Entertainment System (NES), che si sarebbe espanso due anni dopo al resto del mondo (Stati Uniti ed Europa).
La terza generazione di console
La terza generazione fu caratterizzata da console programmabili, cioè dotate di cartucce in grado di contenere videogiochi. Il NES dominò negli Stati Uniti e in Giappone, il Sega Master System in Europa e Sudamerica.
La quarta generazione di console
Uscita alla fine degli anni ottanta (il PC Engine), è negli anni novanta che raggiunse il culmine con l’uscita del Sega Mega Drive e del Super Nintendo; cominciò anche la diffusione di massa delle console portatili, con il Game Boy e il Game Gear. Durante questo periodo iniziarono ad assumere popolarità giochi del calibro di Dragon Quest, The Legend of Zelda e molti altri ancora: tutti questi videogiochi sarebbero poi colonne portanti per le nuove generazioni di videogiochi facendone in alcuni casi anche parte. Alcuni celebri titoli dell’era 16-bit furono Super Mario World, Super Metroid, The Legend of Zelda: A Link to the Past, Final Fantasy VI e Chrono Trigger.
La quinta generazione di console
La quinta era è caratterizzata principalmente dalla PlayStation della debuttante Sony che – sebbene contrastata da console di potenza nominalmente superiore (Nintendo 64) – avrebbe dominato il mercato per un lustro.
Gli anni 2000
La sesta generazione di console
Nella sesta generazione anche Microsoft decise di entrare in competizione con Sony e Nintendo (SEGA fallì pochi anni dopo avere lanciato la sua ultima console, il Dreamcast, rimanendo solo come produttore di videogiochi), ma è la PlayStation 2 a fare la parte del leone, diventando nel corso degli anni la console più venduta di tutti i tempi.
La settima generazione di console
Durante la seconda metà del duemila – dopo il non troppo venduto Gamecube – Nintendo ritornò sul mercato delle console con il Nintendo DS, dotato di unschermo sensibile al tatto. Dopo il successone della console Nintendo, ritornò con il Nintendo Wii, dotato di un peculiare sistema di controllo basato su sensori di movimento. Quest’ultimo, sebbene lanciato cronologicamente dopo le concorrenti Xbox 360 e PlayStation 3, detiene tuttora il primato per il maggior numero di vendite. Assieme al Nintendo poi anche Sony si è lanciato sul mercato delle console portatili con la PlayStation Portable (PSP).
Con “settima generazione avanzata” si intendono quelle periferiche di tecnologia avanzata, come il Wii MotionPlus, il PlayStation Move e il Kinect, che permettono un’interazione coi giochi diversa da quella normale Tali periferiche rilevano i movimenti del giocatore (infatti vengono usati principalmente per giochi sportivi o mimici) e in generale si definisce “generazione avanzata” quando vi sono delle periferiche che escono solo in seguito al fine di creare una interazione diversa coi videogiochi, che si è manifestata con il movimento, ma in realtà potrebbe essere con molti altri tipi di tecnologie. Questa generazione è stata dominata dalle console Nintendo sia nelle console casalinghe sia nelle console portatili.
L’ottava generazione di console
Durante l’E32010 Nintendo ha presentato per la prima volta il Nintendo 3DS, successore del Nintendo DS: con caratteristiche simili al suo predecessore (come il doppio schermo, di cui il secondo è tattile), ma la differenza sostanziale sta nel 3D (solo sullo schermo superiore), attivabile e disattivabile tramite una piccola levetta; inoltre la console ha al suo interno un giroscopio che sostituisce il secondo analogico assente nella console.
Il 27 gennaio del 2011 è stata presentata la PlayStation Vita che è uscita durante i primi mesi del 2012 (in Giappone a fine 2011) e che avrebbe sostituito la PSP. Essa ha un unico schermo, sensibile al tocco, due analogici e anche un tappetino tattile posteriore. Per quanto riguarda invece il mercato delle console casalinghe, nel 2011 Nintendo ha fatto il primo passo verso l’ottava generazione presentando all’E3 del 2011 il Wii U, il successore del Wii. Il Wii U è molto differente dal suo predecessore, in quanto ha una risoluzione in alta definizione fino a 1080p; ciò avrebbe permesso alle terze parti di sviluppare anche su questa console.
Il gamepad del Wii U ha uno schermo sensibile al tocco, anche se si tratta di uno schermo resistivo; grazie a questo gamepad è inoltre possibile giocare senza la tv, dato che la console manda le immagini di gioco in streaming sullo schermo del gamepad, che è anche provvisto di telecamera e giroscopio; esso ha inoltre due analogici, i classici pulsanti A, B, X, Y, quattro pulsanti dorsali, i pulsanti Start e Select e uno scomparto per lo stylus sul retro.
Il 20 febbraio 2013 Sony ha presentato la PlayStation 4, la nuova console da casa della fortunata serie PlayStation. È stato rivelato il nuovo DualShock. Il DualShock 4 presenta gli stessi tasti del gamepad precedente, con i tasti R2 ed L2 e gli analogici ridisegnati; inoltre integra un diffusore audio-vocale sopra al tasto PlayStation (spostato al livello degli analogici), un touchpad simile a quello presente su PlayStation Vita e una barra luminosa posta sul retro che sarebbe servita in alcuni giochi a identificare il personaggio controllato. Inoltre è stata presentata la nuova PlayStation Camera, ridisegnata e presentante due telecamerine nella parte anteriore e quattro microfoni, oltra una grande integrazione con la rete sociale. L’aspetto finale della console è stato mostrato a giugno dello stesso anno. La sua uscita è avvenuta il 15 novembre in America del Nord e il 29 novembre in Europa e Centro-Sud America, mentre in Giappone è uscita il 22 febbraio 2014.
Il 21 maggio 2013 Microsoft ha presentato la Xbox One pochi giorni prima dell’evento di Los Angeles E3 dello stesso anno di cui, a differenza della PlayStation 4 è stato mostrato anche l’architettura della console, dotata di un nuovo Kinect e con la possibilità di controllarla con la voce: l’uscita è avvenuta il 22 novembre 2013 in America e in molti Paesi d’Europa. In Giappone è stata commercializzata a partire dal 4 settembre 2014.
Il Nintendo Switch è stato ufficialmente rivelato il 20 ottobre 2016 ed è arrivato sul mercato in America del Nord, Giappone ed Europa il 3 marzo 2017. Switch rappresenta il primo tentativo da parte di Nintendo di creare una console ibrida tra una casalinga e una portatile essendo dotato di un supporto basato su cartuccia elettronica, formato in precedenza abbandonato da Nintendo dopo il Nintendo 64 nel settore delle console fisse ma adottato in tutte le console portatili, alle quali le cartucce per Switch assomigliano.
E concludo con una frase di M. McLuhan 1964:
Coloro che fanno distinzione fra intrattenimento e educazione forse non sanno che l’educazione deve essere divertente e il divertimento deve essere educativo.
Fonte di alcune informazioni: Wikipedia