Un componente essenziale (PSU)
L’alimentatore, o PSU (Power Supply Unit), è la parte del computer che consente di ripartire la corrente tra le varie periferiche, interne ed esterne, da cui esso è composto. Va da sé che la scelta di un alimentatore errato potrebbe compromettere seriamente le prestazioni del computer o, se non adatto alla scelta del nostro hardware può nel peggiore dei casi portare al malfunzionamento e di conseguenza la rottura dei vari componenti connessi.
Quanti WATT?
Bisognerà scegliere la potenza che ci occrre, ci può venire in aiuto siti specializzati, come Cooler Master – PSU Calculator, che consentono di effettuare automaticamente il calcolo, faccio un esempio: un alimentatore con su scritto MAX 500W, mette a disposizione del computer una potenza massima di 500W in condizioni ideali, detto cio non sempre la resa di un alimentatore è costante: essa, infatti, potrebbe variare molto in base alla stabilità della corrente in ingresso, al numero di periferiche collegate e, non da meno, alle temperature raggiunte all’interno del case.
Alimentatore Modulare, cos’è la Modularità?
Partiamo da un aspetto minore ma non per questo da sottovalutare. Sfogliando tra i cataloghi dei produttori è possibile imbattersi in tre diverse categorie di alimentatori, rispettivamente alimentatori modulari, semi modulari e non modulari. La differenza tra questi tre tipologie è nell’organizzazione e nella distribuzione dei cavi a nostra disposizione utili a collegare ed alimentare tutte le nostre periferiche.
Le dimensioni
Possono variare a seconda del formato. Esistono alimentatori con dimensioni ATX, ovvero i modelli classici e più comuni. In alternativa trovi modelli più compatti e piccoli, indicati spesso per configurazione con case Mini ITX. Questi modelli possono avere i seguenti fattori di forma, elencati dal più grande al più piccolo, ma comunque tutti con dimensioni inferiori agli ATX: SFX-L, SFX, TFX, Flex ATX.
Efficenza energetica
Diversamente da quanto si potrebbe pensare, gli alimentatori hanno un grado di consumo energetico superiore rispetto a quello nominale, tale grado di consumo si può conoscere tramite l’efficienza energetica. Basandoci su quanto appena detto, viene da se che un alimentatore con una maggiore efficienza energetica a parità di wattaggio consumerà meno corrente elettrica rispetto ad un suo omologo con minore efficienza energetica. Per venire incontro alle esigenze di noi consumatori da diversi anni i migliori produttori adottano un bollino di certificazione riconosciuto da un consorzio chiamato 80 Plus.
Leggere l’etichetta
Sull’alimentatore è presente un’etichetta che indica numerosi dati. Nell’immagine in alto ho inserito la foto dell’etichetta di un EVGA Supernova G3 da 650Watt.
DC Output indica la corrente continua disponibile in uscita all’alimentatore, utilizzata per alimentare i vari dispositivi del PC. Sono presenti le linee a 5V, 3.3V, 12V.
Max Output rappresenta il quantitativo massimo di Ampere che possono essere presenti sulle linee indicate prima.
Combined indica il wattaggio massimo complessivo che può essere raggiunto sulle linee indicate prima. Per esempio considerando l’immagine dell’etichetta posta in alto, la linea 5V e 3.3V combinate possono raggiungere massimo i 110W di potenza.
Il parametro Combined può essere confuso con la potenza massima in uscita all’alimentatore. Per esempio si potrebbe pensare di fare la somma di questi parametri: 110W + 649.2W + 6W + 15W. Il risultato sarebbe 780.2W, ben oltre il wattaggio di 650W dell’alimentatore che stiamo considerando.
Non si deve fare la somma del parametro Combined, perchè si tratta di un valore massimo raggiungibile dalle linee. Se per esempio le linee 5V e 3.3V combinate erogassero 110W di potenza, sulla linea 12V non potrebbero mai esserci 649.2W, ma ce ne sarebbero molti meno.